"Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune." (1 Cor.12, 4-7)
Il Consiglio pastorale parrocchiale è l’organismo ecclesiale nel quale sacerdoti, diaconi, religiosi e laici prestano il loro aiuto nel promuovere l’attività pastorale della comunità parrocchiale.
I compiti ai quali gli eletti devono dedicarsi riguardano principalmente la catechesi, la liturgia, la carità.
I requisiti richiesti ai candidati sono:
- essere in piena comunione con la Chiesa, in particolare con il Papa e i Vescovi;
- distinguersi per fede sicura, moralità e prudenza;
- essere capaci di comprendere i problemi della comunità;
- essere disponibili all’ascolto e al servizio;
- sentirsi impegnati a costruire la comunità nella carità con l’apporto delle qualità personali al servizio di tutti.
Ai candidati ci sembra giusto illustrare quale sarà, anche in linea di massima, l’impegno:
- riunioni serali del Consiglio, di norma, con cadenza bimestrale;
- partecipazione a qualche giornata di ritiro spirituale comunitario durante l’anno (generalmente in Avvento e in Quaresima).
Ci sembra opportuno ricordare quanto sopra non tanto per spaventare o disilludere qualcuno, ma, anzi, per stimolare coloro che desiderano rendersi utili, in forma concreta, chiarendo, da subito, ciò che verrà loro richiesto.
Il Consiglio pastorale è lo strumento della comune decisione pastorale, dove il ministero della presidenza, proprio del parroco, e la corresponsabilità di tutti i fedeli troveranno la loro sintesi.